Società di persone (SNC), di capitali (SRL) e l’importanza delle fidejussioni

Nel momento in cui una o più persone decidono di iniziare un’attività imprenditoriale dovrebbero valutare attentamente quale “forma giuridica” scegliere. Con questo termine si intende il tipo di società che si vuole creare, tenendo a mente che le categorie sono due[1] e si distinguono per il livello di “autonomia patrimoniale”:

A. Società di persone: Società semplice; società in nome collettivo (SNC); società in accomandita semplice  (SAS).

Questo tipo di società ha un’autonomia patrimoniale imperfetta ossia la distinzione tra i beni della società e quelli dei singoli soci non è “completa”, soprattutto nei rapporti con i creditori.

ES. Tizio, titolare della Alfa SNC, deve risarcire € 1 mln a Caio dipendente di Alfa SNC gravemente infortunatosi sul lavoro. Alfa SNC però non ha abbastanza denaro o merci da vendere per risarcire Caio, così quest’ultimo potrà a pieno titolo chiedere che Tizio lo risarcisca con il proprio patrimonio personale, arrivando sino a procedure esecutive (vd. pignoramento) di beni come la casa o il conto corrente di Tizio che non riguardano l’azienda Alfa SNC.

In cambio di una maggiore semplicità amministrativa ed un minore capitale questo tipo di società quindi non consente di separare i debiti personali del socio da quelli della società e viceversa.

B. Società di capitali: Società per azioni (SPA); società a responsabilità limitata (SRL); società in accomandita per azioni (SAPA), società cooperativa e società di mutua assicurazione.

Questo tipo di società ha un’autonomia patrimoniale perfetta ossia la distinzione tra i beni della società e quelli dei singoli soci è netta. Il socio “rischia” solo la sua quota (srl) o le sue azioni (spa).

ES. Tizio in qualità di titolare di Alfa SRL stipula con la Banca Zeta un finanziamento di € 100 milaper acquistare un container di smarthphone dalla Cina. Consegnata la merce nel magazzino di Alfa Srl, la notte stessa viene rubata. Alfa Srl non è assicurata e non può più ripagare la Banca, perché non ha abbastanza merce da vendere. La Banca potrà rivalersi sui beni rimasti alla società, se ce ne sono, ma non sull’abitazione intestata personalmente a Tizio.

In cambio di una maggiore complessità amministrativa ed un maggiore capitale dedicato (il c.d. capitale sociale) questo tipo di società quindi consente di separare i debiti – e i guadagni – personali del socio da quelli della società e viceversa.

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Fin qui è tutto abbastanza chiaro… è necessario però avere presente un altro elemento chiave e cioè cosa è una fidejussione, poiché in misura variabile pressoché qualsiasi azienda avrà bisogno di finanziamenti esterni, sia sotto forma di credito dai fornitori, che soprattutto sotto forma di prestiti bancari.

La definizione legale di fidejussione è contenuta al Codice Civile art. 1936 comma 1:

È fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui.

Quindi con il rilascio di una fidejussione una società o persona fisica si impegna a “pagare” per conto di un’altra, qualora questa non lo faccia.

Le fidejussioni vengono per prassi richieste dalle banche (ma non solo), quando ritengono che la persona/società da finanziare non offra sufficienti (secondo propria valutazione) garanzie patrimoniali, cioè non abbia un patrimonio e una capacità di produrre utili proporzionata al prestito richiesto, con lo scopo di “coinvolgere” in caso di mancato pagamento un soggetto che invece dovrebbe essere più solvibile (con un patrimonio maggiore).

E’ frequentissimo che il rilascio della fidejussione venga richiesto in primis agli amministratori e soci di una società di capitali, soprattutto nel caso di SRL piccole e/o in difficoltà.

Quasi sempre inoltre una fidejussione bancaria è a prima richiesta, quindi il fidejussore deve pagare subito se gli viene chiesto e non può far valere le problematiche che magari hanno spinto il debitore a non adempiere.

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Normalmente se abbiamo deciso di costituire una società di capitali – con i relativi maggiori costi e oneri – lo scopo principale è stato tenere distinto e protetto il nostro patrimonio personale. Nel momento in cui rilasciamo a favore della nostra società delle fidejussioni dobbiamo essere consapevoli che questa distinzione in caso di difficoltà economiche verrà meno, perlomeno nei confronti del beneficiario della fidejussione.

E’ importante quindi al momento di costituire la società (vd. SRL) valutare realisticamente se questa avrà un patrimonio sufficiente da evitare di dover rilasciare fidejussioni a tutti in finanziatori, perché in caso contrario potrebbe essere più conveniente “limitarsi” a una forma più semplice (vd. SNC o ditta individuale).

DA RICORDARE:

  • Le società di capitali “costano” e sono più complicate di quelle di persone, ma proteggono il patrimonio personale in caso di problemi;
  • Rilasciare fidejussioni a favore della propria società è un atto molto delicato e può vanificare i benefici di aver costituito una società di capitali;
  • E’ possibile “passare” da società di persone a società di capitali anche in un secondo momento, attendendo così che la società sia già cresciuta un po’.

Per saperne di più:


[1] Non trattiamo qui la semplice apertura di una ditta individuale – p.iva, che resta lo strumento più facile se si è da soli, ma non rientra nella definizione di società. Per la costituzione di quest’ultima inoltre è obbligatorio avvalersi di un notaio, mentre per la prima è sufficiente registrarsi in camera di commercio e Agenzia delle Entrate.

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